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      Dimandavamoli noi per qual cagione cosí gli nodrissero, e ci rispondevano che lo faceano per la molta fame che era in quel paese, dove, come noi vedevamo, alcune volte conveniva star tre e alcune volte quattro giorni senza mangiare: e per questo gli lasciavano allattare, perché in quei tempi non morisser di fame; e se pure ancora alcuni ne fussero scampati, sarebbono stati troppo delicati e di poca forza. Se per sorte aviene che alcuno tra loro s'infermi, lo lasciano morire in quei campi, se non è figliuolo, e tutti gli altri, se non possono andar con essi, si rimangono; ma per un figlio o fratello loro, essi se li caricano in collo e cosí gli portano. Tutti costoro hanno usanza di separarsi dalle mogli loro quando tra loro non è conformità o accordo, e si rimaritano essi ed esse con chi vogliono: e questo si fa tra i giovani, ma quei che già hanno figliuoli non lasciano mai le lor mogli. E quando contendono con altri popoli e fanno questioni un con l'altro, si danno pugni e bastonate finché sono molto stanchi, e allora si spartono, e alcuna volta gli spartono le donne entrando tra loro, perché uomini non entrano a spartirli: e per qualsivoglia colera o passione che abbiano, non combattono con archi né con frezze. E dipoi che si hanno dati pugni e bastonate e finita la mischia, prendono le case e le donne loro e se ne vanno a vivere per i campi e separati dagli altri, finché lor si passa lo sdegno e la colera; e quando già stanno cosí senza colera, se ne tornano alla gente loro, e da indi inanti sono amici come se mai non fusse stata tra lor cosa alcuna, né è bisogno che altri s'interponga a far le paci o l'amicizie, perché in questa guisa le fanno da se stessi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486