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      In questo tempo Castiglio vidde al collo d'un Indo una fibia di cintura di Spagna, e con quella cucito un chiodo da ferrare; gliela tolse, e dimandamogli che cosa era quella, e risposero che era venuta dal cielo. E dimandati chi l'avesse portata, risposero che l'aveano portata alcuni uomini che portavano barba come noi, che erano venuti dal cielo, e arrivati a quel fiume con cavalli: portavano lanze e spade, e aveano passati con la lancia duoi di loro. Noi piú dissimulatamente che potemmo gli domandammo che fusse poi stato di quegli uomini, e ci risposero che se ne erano andati al mare e che aveano poste le lancie sotto l'acqua, e che ancor essi s'erano posti sotto l'acqua, e dipoi gli aveano veduti andar per sopra l'acqua verso dove il sole si colca. Noi ringraziammo molto nostro Signore Iddio per quello che intendemmo, perché già eravamo fuor d'ogni speranza d'aver piú nuove di cristiani, e d'altra parte ci vedemmo in gran confusione e dispiacere, credendo che quella gente non saria se non alcuni che erano venuti per lo mare a discoprire. Ma al fine, avendo cosí certa nuova di loro, affrettammo piú il nostro cammino, e sempre trovavamo piú nuove di cristiani, e noi altri dicevamo che andavamo a trovar quei cristiani per dir loro che non gli uccidessero né li facessero schiavi, né li togliessero dalle terre loro, né lor facessero alcun altro male: di che essi aveano gran contentezza. Andammo per molto paese e tutto lo trovammo disabitato, perché i paesani se n'andavano fuggendo per le montagne, senza aver ardimento di tener case né lavorare per tema de' cristiani.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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