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      Ella gli rispose che in Castiglia una mora de Hornachos gli avea detto tutto ciò, e che ella, avanti che partissimo di Castiglia, ci aveva predetto tutto il viaggio che avevamo fatto, e che tutto ci era cosí succeduto puntalmente. E dipoi che il governatore lasciò per suo luogotenente e capitano di tutti i navilii Caravallo, natio di Cuenca de Huete, noi altri ci partimmo da loro, avendo il governatore comandato loro che tutti si raunassero negli navilii e seguissero il viaggio loro diritto la via del Panuco, andando sempre costeggiando la riviera e cercando il porto al meglio che potevano, e trovato si fermassero e ci aspettassero. In quel tempo che coloro si ragunavano nei navilii, dicono che tutti viddero e intesero chiaramente come quella donna disse a tutte l'altre che, poiché i lor mariti entravano per la terra adentro e si metteano a tanto pericolo, non facessero piú conto di loro, come se piú non fussero, e che allora vedessero con chi s'avessero a maritare, perché cosí volea fare essa: e cosí ella e tutte l'altre si maritarono con quei gioveni ch'erano rimasi nei navilii. E dipoi partiti di quivi fecero vela e seguirono il viaggio loro, e non trovando il porto avanti se ne tornarono adietro, e cinque leghe piú sotto dove eravamo sbarcati trovarono il porto, che entrava sette o otto leghe dentro terra: ed era quel medesimo che noi altri avevamo scoperto, dove trovammo le casse di Castiglia, dove erano i corpi morti dei cristiani, come di sopra si disse. E in questo porto e in questa costa i navilii, con l'altro che venne dalla Havana e il brigantino, gli andarono cercando intorno ad un anno, e non ci trovando se n'andarono alla Nuova Spagna.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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