Pagina (598/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questo ho voluto dire alla M.V. accioché sappia che molti d'essi sono animosi, e hanno cuore d'affrontare qualunque nostro Spagnuolo. Ciò fatto, mi spinsi innanti e scopersi molti luoghi abitati.
      E la domenica vegnente mandai il riveditore con la sua gente a veder chi era dall'altra parte, pensando che tutta la gente di quella provincia che non si vedeva, e quella che quivi s'era ridotta fuggendo dall'altre provincie, si fusse in qualche luogo forte unita insieme. Mandai poi un'altra compagnia di fanti di Cristoforo di Barrio a cercar la rottura, per essermi stato detto che in essa vi s'era ridotta una gran gente nascosta, e costoro non ritrovarono persona alcuna. Il riveditore s'incontrò in uno squadrone d'Indiani armati, senza bagaglie o altra cosa che l'impedisse, e senza aspettare o dir cosa alcuna si misero ad assaltarlo con molte frezzate, e ferirono due cavalli e il mastro di campo che andava con esso lui in una gamba, e di loro rimasero morti piú di cento. E perché s'era ordinato che dovessi ritornar adietro quella medesima notte, non passò piú oltre, ancora che vedesse di molte gran ville poste in una pianura; e trovarono molti membri d'Indiani morti, che dovean esser dei fuggiti in quella provincia, e condusse via molte donne.
      Hanno tutte queste provincie molto maiz, fasuoli, galline, pappagalli e palmetti. È paese dove nasce gran quantità di bambaso; è abitato da molta gente, e si crede, considerata la qualità e disposizion del sito di queste provincie, che vi sia oro e argento, perché se ne ritrovò presso ad alcuni abitatori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Spagnuolo Cristoforo Barrio Indiani Indiani