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      E quando giunsi alla terra dove era tutta la gente, fermato il campo, dierono all'arme, e uscito per lungo il fiume presi molti Indiani e fanciulli e donne, che se n'andavano fuggendo, e si mettevano a nuoto nel fiume per passare dall'altra parte della man diritta ad una isoletta che era nel fiume, dove s'era ridotto fuggendo da trecento Indiani con l'arme: e di qua era uscito il rumore dell'arme. E andando dietro gli altri, saputo che in quel luogo s'erano fatti gli adversarii forti, comandai al riveditore che dovesse andarsene là, e giuntovi, si cominciarono essi a difendere bravamente, pensandosi d'essere quivi sicuri per essere circondati dall'acqua, che quantunque fusse molto alta, che copriva le selle dei cavalli, entrò il riveditore con alcuni da cavallo, e il capitano Vazquez che è di gente a piedi con alcuni balestrieri. Ma già perciò gli Indiani non restavano di difendersi quanto poteano, resistendo la entrata dei nostri per essere la salita alta, e stettero piú di due ore a combattere, che mai poterono essere rotti, difendendosi con archi, spade e bastoni contra i nostri balestrieri. Al fine s'entrò in quel forte, dove fu ferito il capitano Vazquez di due frezzate, l'una delle quali fu molto cattiva; similmente Diego Mignez, cirurgico di questo esercito, e altri compagni. Fu morta la maggior parte d'essi, e l'altra si gettò per il fiume a nuoto, donde non rimaneano di tirare frezze con tanto sforzo e animo come se fussero stati Spagnuoli; e incontraronsi nel capitano Verdugo, che era stato mandato a star dall'altra parte fin che passasse il campo, che gli finí di rompere e uccidere, e menò prigione molti con assai donne e fanciulli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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