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      Onde caminando col campo giunsi ad una costa che era vicina alla terra, e perché non avesser danno i miei quivi, feci far alto e trasse tutta la gente da guerra, cosí da cavallo come da piè, con animo di non menare con me Indiani amici, accioché non distruggessero quel luogo per il quale io ero per passare; ma gli lasciai in ordine con comandamento che non dovessero partirsi, e spinsi oltra per vedere il sito e lo squadrone degl'Indiani, ch'era in un colle spogliato e sassoso, dove era un passo a loro giudicio molto forte, ancora che ci si potesse montare a cavallo. Io, ciò visto, mandai a loro uno interprete perché volessero lasciare l'arme, al quale risposero che essi non solevano dare galline, ma frezzate, però che i cristiani dovessero andare a trovargli, che gli aspettavano: onde io di nuovo tornai a cacciar fuori la gente e alcuni di quelli Indiani amici, parendomi essere ben fatto di menargli, lasciato in guardia del campo il capitan Barrio, e feci tre squadre della gente da cavallo e una de' pedoni. E mandai alcuni di quelli Indiani amici a pigliar loro la costa del colle dalla banda che pendea verso il fiume, lontan mezza lega, con disegno che se fussero fuggiti da quella banda gli pigliassero il passo; dall'altra costa del colle contraria mandai il capitano Verdugo con un'altra parte d'Indiani, e io presi il mezzo per dirittura d'esso colle con l'artiglieria e la compagnia de' pedoni che sono in guardia della mia persona, accostandomi tuttavia a' piè del colle, dove andai innanzi agli altri con lo scrivano a protestarli che lasciassino l'arme.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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