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      E avendo aggiunto il mastro di campo presso alla terra, lo mandai a quella volta, accioché gli facesse spalle, e io lo seguitai, e si presero quel dí alcuni Indiani. Sono tre contrade insieme in distanzia di una lega, le piú bene popolate che in tutto quel paese si sieno vedute ancora, e di buonissima sorte di case, di terra migliore e maggior lavoro che si possino vedere, dove si ritrovarno zappe di rame con che lavorano la terra.
      Mi riposai il sabbato che venne e la domenica, per esser opera in che si serve a Dio. Dopo mandai il proveditore con una compagnia da piè in un luogo chiamato Teulchano, ch'è un capo di quella provincia de' principali, di che parlerò poi, ch'era lungi dodeci leghe de lí; dall'altra parte trovai il capitan Verdugo e Barrio ad un'altra gran terra che si chiama Xelpa, posta sopra un fiume. E il lunedí vegnente mandai certi che trovarono le miniere in quel luogo del fiume, dove trovarono una ponta d'oro che pesava tre o quattro reali, e seguendo l'alto del fiume dierono in una compagnia di donne e fanciulli, la quale essendo soccorsa da' mariti, che non erano molto lontani, gli cavatori dell'oro se ne tornarono adietro lasciando di piú cercar oro. Si crede, secondo la disposizione del paese, che ce ne sia. Il giorno seguente mandai il capitan Ognate a cercargli, e ne trovò pochi, e la maggior parte donne e fanciulli; e il mercordí che venne i capitani Verdugo e Barrio tornarono dal lor viaggio e condussero gran moltitudine di persone, ma per il piú fanciulli e donne, percioché i lor mariti non avevano avuto voglia di por in aventura le proprie vite loro per riscattarle.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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