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      E come il battello venne alla nave, si gettarono dua di loro in mare e vennero al sughero e lo guardarono gran pezza, poi presero una canna da frezze e ligarono a detto sughero una conca marina assai bella e lucente delle perle, poi se ne ritornarono in terra vicini al rivo dell'acqua dolce.
     
     
      Con molte cosette presentano gli Indiani, quali sono sopra il lito a vedergli, e, col mezzo del loro interprete chichimeco non potendo il loro linguaggio intendere, vanno per prendere acqua dolce. Francesco Preciato con molti cenni e baratti trapassa con loro il tempo, e per la loro moltitudine temendo, con suoi compagni prudentemente si ritira, e si salva nelle navi.
     
      Questo veduto dal capitano e da noi altri, giudicammo che costoro fossero di pace, onde prese il capitano la barca o battello con quattro o cinque marinari, portando seco alcuni paternostri da barattare, e andò a parlar loro; intanto ordinò che si chiamasse dal capitan l'Indiano nostro interprete chichimeco, acciò parlasse con esso loro. E il capitano s'accostò al sughero, e gli pose sopra certe cose di baratto e gli fece cenno che venisser a torle, e l'Indiano con le mani, con le braccia e la testa fece loro cenno che non gli intendevano, però che s'appartassero de lí; onde il capitano si tolse da quel luogo col battello alquanto, e di nuovo essi accennorono che si dovesse allontanare piú, onde appartatisi piú longi assai, gli stessi Indiani si gettarono nell'acqua e s'accostaron al sughero, presero quelli paternostri e ritornaronsi adietro in terra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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