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      E fino a questa valle di Coraconi rimasero morti di stracchezza qualche dieci o dodeci nostri cavalli, perché, portando gran carichi e mangiando poco, non poteron sopportar la fatica; similmente ci si partirono alcuni nostri mori e alcuni Indiani, che non ci fu di poco mancamento per il servigio della impresa. Questa valle dei Coraconi mi dicono esser lunga cinque giornate dal mare di ponente. Mandai a chiamare gl'Indiani della costa per informarmi dell'esser loro, e in tanto che gli aspettavo si riposassero i cavalli; e vi dimorai quattro giorni, ne' quali vennero gl'Indiani del mare, che mi dissero che due giornate da quella costa di mare erano sette o otto isole al dritto di loro, ben popolate di gente ma povere di vettovaglia, ed era gente brutta, e mi dissero aver veduto passare una nave non molto lungi da terra, che non so pensar se era di quei che andavano a scoprir il paese o pur di Portogallesi.
     
     
      Giungono a Chichilticale; doppo l'avere preso due giornate di riposo, entrano in paese molto sterile di vettovaglie e difficile viaggio per trenta leghe, oltra 'l quale ritrovano paese assai ameno e il fiume detto del Lino; combattono contra gl'Indiani, essendo da lor assaltati, e con vittoria acquistata la lor città, si sollevano dal disagio della fame.
     
      Mi parti' dai Coraconi, e sempre m'accostavo piú al mare al mio giudicio e con effetto sempre me gli ritrovavo piú lontano, in modo che, quando giunsi a Chichilticale, mi ritrovavo lungi dal mare quindeci giornate, e il padre provinciale diceva che v'era distanzia solamente da cinque leghe e che egli l'avea veduto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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