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      Però mandole dodeci mantelli piccioli, di quei che le genti del paese sogliono portare, e una veste ancora che a me pare che sia ben fatta: guardila, che a me par che la sia molto ben lavorata, perché non credo che in queste Indie sia stata veduta cosa alcuna lavorata ad ago, se non doppo che gli Spagnuoli vi abitano. E le mando anco duoi panni dipinti degli animali che sono in questo paese, ancora che come dico la pittura sia molto mal fatta, perché in dipingerla non vi consumò il mastro piú d'un giorno: io ho vedute altre pitture nelle mura delle case di questa città, con assai miglior proporzione e meglio fatte. Le mando una pelle di vacca, certe turchine e duoi pendenti d'orecchie delle medesime, e quindeci pettini degl'Indiani, e alcune tavolette guarnite di queste turchine, e duoi canestretti di vimene lavorati, di che g'Indiani hanno grande abbondanza. Le mando similmente due coroglie, di quelle che accostumano quivi le donne portar in testa quando portano l'acqua dalla fontana, alla maniera di quei di Spagna: e una Indiana di queste, con una di queste coroglie in testa, porterà un cantaro d'acqua senza toccarlo con mano su per una scala. Le mando similmente la mostra dell'armi con che combattono i naturali di questo paese: una rotella, una mazza e un arco con alcune frezze, fra le quali ve ne sono due di certe ponte d'osso che, secondo che riferiscono questi conquistatori, non se ne sono vedute simili. Per quel che posso considerare, non mi pare che vi sia speranza d'aver oro né argento, però spero in Dio che, se ve ne sarà, noi ne averemo, né si restarà per mancamento di cercarne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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