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      E veduto questo mi accostai piú a terra, ed essi con gran gridare mi vennero a pigliar la riva del fiume, facendo cenni che io non dovesse passar piú avanti, mettendomi pali fra l'acqua e la terra piantati: e quanto piú io tardavo, piú gente di continuo si vedea giunger di loro. Al che avendo io posto mente, cominciai a far lor segni di pace e, presa la spada e la rotella, le gettai in terra nella barca ponendovi sopra i piedi, dando lor ad intender con questo e altri segni che io non volevo guerra con esso loro, e che essi dovessero fare il medesimo; presi doppo una bandiera e l'abbassai, e feci che la gente che avevo meco s'abbassasse similmente, e pigliando delle cose da contracambiare che io portavo meco gli chiamavo per dargliele: ma con tutto ciò niuno di loro si mosse per venire a pigliarne, anzi si misero insieme e cominciarono a fare fra loro un gran mormorio. E subito uscí uno fra di loro con un bastone nel quale erano poste certe cappe, ed entrò nell'acqua a darmele, e io le tolsi e gli feci cenno che mi s'appressasse: il che avendo egli fatto, io l'abbracciai, e gli diedi in contracambio alcuni paternostri e altro. Ed egli, tornato con essi a' suoi, cominciò a guardarli e a parlare fra loro, e indi a poco vennero alla volta mia molti d'essi, a' quali feci cenno che dovessero abbassare le bandiere e lasciare l'armi, il che fecero incontanente; poi gli accennai che le mettessero tutte in un luogo e appartassero da loro, il che similmente fecero, e a quegli Indiani che quivi comparivano di nuovo gliele faceano lasciare e porle insieme con l'altre.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Indiani