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      Quivi poi nel ragionare cominciò a dolersi alquanto, dicendomi: "Non so perché il sole usi questi termini con noi, che non ci dà panni, né chi gli fili, né chi gli tessa, e altre cose che dà a molti altri"; e si lamentava che quei del paese non gli lasciavano entrare dentro e non gli volevano dare delle loro semenze. Io gli dissi che ci averei dato rimedio, di che egli rimase molto sodisfatto.
     
     
      Dagl'Indiani hanno relazione perché li signori di Cevola uccisero il moro qual andò con fra Marco, e altre molte cose; e della vecchia detta Guatazaca, qual vive in una lacuna senza prender cibo. Descrizione d'un animale, con la pelle del quale fanno targhe. Sospizione che di lor prendono che siano di quelli cristiani veduti in Cevola, e come accortamente si salvano.
     
      L'altro dí, che fu la domenica, non era anco ben giorno quando incominciò il gridar come si soleva, ed era di tre o quattro popoli che avevano dormito vicino al fiume aspettandomi, e prendevano il maiz e altre semenze in bocca e mi spargevano con quelle, dicendo che quella era la maniera del sacrificio che facevano al sole; doppo dieronmi di questa vettovaglia da mangiare, e fra l'altre cose di molti fasuoli. Io donai a costoro la croce, come avevo fatto agli altri, e in tanto quel vecchio diceva loro cose grandi del fatto mio, e mi segnalava col deto dicendo: "Questo è il signore, figliuolo del sole"; e mi facevano pettinar la barba e ben ordinare la veste che io portavo addosso. E tanto era la credenza che avevano in me, che tutti mi dicevano le cose che erano passate e passavano fra loro, e l'animo buono o cattivo che avevano l'uno all'altro; io gli domandai per qual cagione essi dicevano a me tutte le cose loro, e quel vecchio mi rispose: "Tu sei signore, e al signore non si debbe tener celato cosa veruna". Doppo queste cose seguendo il cammino, ricominciai a domandargli delle cose di Cevola, e se sapeva che quei di quel paese avessino veduto mai gente simili a noi; mi rispose di no, eccetto un negro, che portava a' piedi e alle braccia certe cose che sonavano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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