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      Questo cacique che questa informazione diede era il principale signore di quanti in quel fiume sono, e diceva che quando Atabalipa in quella provincia venne esso s'era per paura nascoso, e perché non l'avea quel crudele nelle sue terre ritrovato, di cinquemila Indiani che questo cacique avea per vassalli gliene fece morire quattromila, e gli avea tolte 600 donne e 600 fanciulli per compartirgli fra la sua gente di guerra. Diceva anco che il cacique di questa terra e fortezza dove i cristiani allora stavano si chiamava Cinto, e si ritrovava presso a Caxamalca con Atabalipa.
      Il governatore si riposò in questo luogo con le sue genti quattro giorni, e un giorno prima che volesse partire parlò con uno Indiano principale della provincia di San Michiele, e gli disse se gli dava il cuore d'andare in Caxamalca per spia, per intendere le cose che in quel luogo si facessero. Rispose l'Indiano: "Non mi dà il cuore d'andare per spia, ma andrò per tuo messaggiero a parlare con Atabalipa, e cosí vedrò se nel monte v'è gente di guerra e che animo egli abbia". Il governatore gli disse che andasse come gli piacesse, e se nel monte v'era gente, come inteso aveva, mandasse tosto ad avisarnelo per uno Indiano di quelli che seco menerebbe. E gli ordinò che parlasse con Atabalipa e con le sue genti, e dicesse loro il buon trattamento che esso e i suoi cristiani facevano alli caciqui che volevano con loro la pace, e che essi non facevano guerra se non a quelli che la volevano; e che del tutto dicesse loro la verità, secondo che veduto aveva, e che, se Atabalipa volesse esser buono, esso sarebbe stato suo amico e fratello e l'averebbe favorito e aiutato nelle guerre.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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