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      Tutti quelli che portavano la lettica d'Atabalipa parve che fussero uomini principali, e tutti morirono, con quelli anco che nell'altre lettiere o lettighe andavano: e uno di quelli che sopra una lettica andava era suo paggio e gran signore, e molto da lui stimato; gli altri erano medesimamente signori di molto stato e suoi consiglieri. E con costoro morí anco il cacique signore di Caxamalca. Vi morirono anco molti altri lor capitani, de' quali non si fa caso, per essere grande il numero loro, perché tutti quelli che venivano in guardia d'Atabalipa erano gran signori.
      Ora il governatore se n'andò alla stanza sua col suo prigione Atabalipa, spogliato delle sue vesti, che gli Spagnuoli gliele avevano squarciate in dosso per cavarlo della lettica. Fu certo cosa assai maravigliosa a vedere in cosí breve tempo preso un cosí gran signore, che cosí potente veniva. Il governatore fece venire tosto delle vesti e lo fece vestire, placandolo dello sdegno e alterazione che aveva di vedersi cosí presto dal suo stato caduto, e fra l'altre molte parole che 'l Pizarro li disse furono queste anco: "Non tenere per gran maraviglia d'essere stato cosí preso e rotto, perché con gli cristiani che io conduco, ancorché siano pochi in numero, ho con loro soggiogato maggior terra che non è la tua, e disbarattati altri maggiori signori che non sei tu, ponendoli sotto la signoria dell'imperatore di cui son io vassallo, e il qual è signore della Spagna e di tutto il mondo. E per suo ordine siamo noi venuti a conquistare queste terre, perché veniate tutti nel conoscimento di Dio e della sua santa fede catolica, e per la buona dimanda con che andiamo permette Iddio, creatore del cielo e della terra e di tutte le cose create, che cosí pochi come noi siamo possiamo soggiogare tanta copia di gente, accioché lo conosciate e usciate da cotesta bestiale e diabolica vita nella quale vivete: che, quando voi avrete veduto l'errore nel quale vivuti siete, conoscerete il beneficio che caverete dall'essere noi venuti a questa terra per ordine di sua Maestà. E dovete a buona sorte attribuire che non siate stati vinti da gente crudele come siete voi altri, che non la perdonate a niuno: perché noi altri usiamo pietà co' nostri nemici vinti, e non facciamo la guerra se non a quelli che a noi la fanno, e potendo rovinarli nol facciamo, anzi lor perdoniamo: come, tenendo io preso il cacique signore dell'isola di San Giacomo, lo lasciai libero e nel suo stato, perché fusse d'allora avanti buono; e il medesimo feci con li caciqui signori di Tumbez e di Chilimaxa e con altri anco, che, avendoli in poter mio e meritando essi la morte, io perdonai loro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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