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      E cosí con questa deliberazione prese la strada d'una gran terra chiamata Pombo, che nella strada reale si trova. A' nove di marzo andò a dormire ad Oyu, che è una terra posta fra monti, e il cacique venne tutto pacifico a servire a' nostri e a dar loro quanto per quella notte bisognava. La mattina seguente cavalcò e andò a dormire in una terricciuola di pastori, posta presso una lacuna d'acqua dolce, che in una campagna gira tre leghe intorno; e vi sono molte pecore mediocri, come quelle di Spagna, e di fina lana. L'altra mattina seguendo il suo viaggio, giunse la sera a Pombo, donde uscirono a riceverlo tutti i signori della terra e alcuni capitani d'Atabalipa, che ivi con certa gente stavano. Quivi ritrovò il capitano 150 vasselli tutti d'oro che Chilichuchima mandava, ed esso si restava con le sue genti in Xauxa. Tosto che il capitano ebbe avuto l'alloggiamento, dimandò li capitani d'Atabalipa che cosa voleva dire che Chilichuchima mandava quell'oro, ed esso non veniva come promesso aveva. Risposero che non era venuto per la gran paura che de' cristiani aveva, e medesimamente perché aspettava anco molto oro dal Cusco, e non aveva ardire di passar avanti con quel poco. Allora il capitano li mandò un messo, assicurandolo e facendoli a sapere che, poiché egli non veniva, andarebbe esso a trovarlo, e che non dubitasse né temesse. In questa terra si riposò il capitano con le sue genti un giorno, per condurre i cavalli riposati e freschi, per dovere combattere se fusse stato bisogno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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