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      Il capitano, quantunche conoscesse che si ritrovava in un mal sito da combatter con cavalli, de' quali poco si potevano gli Spagnuoli prevalere, nondimeno, accioché non potessero i nemici pensare che il non combattere procedesse da viltà d'animo, prese con esso lui trenta cavalli, e lasciati gli altri alla guardia della terra, calò al basso contra di loro per una serrata del monte e una costa molto faticosa. I nemici gli aspettarono animosamente, e nel urtarsi insieme uccisero un cavallo, ferendone altri dui; ma al fine, essendo tutti rotti, fuggiron chi da una banda e chi dall'altra del monte, cammino piú aspro, ove i cavalli non gli avrebbon potuti seguitare e far lor danno. In questo si venne ad unir con esso loro un capitano che era scampato della terra, che, avendo inteso da loro che avevano ammazzato un cavallo e feritone dua, disse: "Voltiamoci adietro e combattiamo con esso loro, in modo che niuno resti in vita, che son pochi". E incontanente si rivoltaron tutti con maggior animo e piú grande empito che prima, e quivi s'appiccò una fiera battaglia, e maggior che la prima; tuttavia fuggirono gl'Indiani, e i cavalli gli seguitarono d'ogni banda del monte finché poterono. Di questi dui incontri rimasero morti ben seicento uomini, e si crede che vi rimanesse morto Maila, l'uno dei capitani, perché tutti gl'Indiani lo dissero; e quei della lor parte quando uccisero il cavallo gli tagliarono la coda, e, postala in una lancia, la portavano innanzi per lor gonfalone. Gli fece similmente sapere che intendeva di riposar quivi tre giorni, per amore de' cristiani e cavalli feriti, e doppo si sarian partiti per occuparli innanzi un ponte di rete che era quivi vicino, accioché i nemici fuggitivi non passassero per congiungersi con Quizquiz nel Cusco e con la guarnigione della gente che aveva, la qual diceva che aspettava gli Spagnuoli in un passo cattivo vicino al Cusco: però, ancora che fusse piú cattivo, avevano speranza in Dio, che secondo il luogo dove avevano avuta quella battaglia, paese cosí aspro e sassoso che da loro in alcuna altra parte, per difficile e faticosa che si fusse, non si sarebbon potuti difender da loro né offendergli in alcun passo cattivo; e che quinci partito, passato il ponte che è tre leghe dal Cusco, quivi avrebbe aspettato il governatore, come gli aveva imposto, e di tutto ciò avesse inteso che gli fusse successo, glielo avrebbe fatto a sapere per messi a posta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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