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      Tutto il paese vicino al mare è in questo modo sino a Chinca, e anco piú oltre a 50 leghe. Si vestono di bambaso, e mangiano maiz cotto e duro e la carne mezza cruda. A' piedi dei piani, quei che si chiamano Ingri, è una schiera di montagne altissime, che duran dalla città di S. Michiele fino a Xauxa, che ci possono esser ben 100 e 50 leghe di spazio, ma ha poca larghezza. È paese molto alto e forte di monti e di molti fiumi; non vi sono selve, se non alcuni alberi che nascono alle rive de' fiumi, dove sempre vi si vede gran nebbia. È molto fredda, perché v'è una montagna di neve che dura quasi da Caxamalca a Xauxa, dove in tutto l'anno sempre v'è la neve. La gente che quivi abita è piú ragionevole dell'altre, perché è molto netta e guerriera e di buona disposizione; sono molto ricchi costoro d'oro e d'argento, perché lo cavano in molti luoghi della montagna. Niun signor che abbia signoreggiata questa provincia ha fatto mai caso della gente che è posta sul mare, per esser cosí da poco e povera, perché non si servivan d'essa se non per il pesce e frutti, che, per esser in paese caldo, subito che se ne vanno in quei luoghi di montagna s'infermano per la maggior parte: e il medesimo avviene a quei che abitan le montagne se descendono al basso in terra calda. Le genti che abitan dall'altra parte verso dentro la terra, dietro le spalle delle montagne, sono come selvaggi, che non han case né maiz, se non poco; hanno grandissime montagne, e si pascon molto de' frutti degli alberi; non hanno domicilio né luogo fermo conosciuto, hanno grandissime fiumane, ed è paese tanto inutile che pagava tutto il tributo a' signori di piume di pappagalli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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