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      Nel restante sono poco differenti, percioché queste ancora vivono senza uomini e signoreggiano molte provincie e genti, e in certo tempo dell'anno fanno venire uomini alle lor terre, co' quali si congiungono, e poiché sono gravide gli cacciano via: e se partoriscono maschio l'ammazzano o lo mandano al padre, e se è femine l'allevano per accrescimento della lor republica: e in questo ci è molto che dire. Tutte queste donne danno obedienzia ad una regina ricchissima, ed ella e le sue principali signore usano vasellamenti d'oro al loro servigio, secondo che si sa per udita e relazione d'Indiani. Sí che, per abbreviare, questi Spagnuoli insieme col capitan Francesco d'Oregliana, che viene con queste navi a dar relazione particolare di quanto ha veduto alla Maestà cesarea, dicono che da quella bocca del fiume Maragnone per donde vennero in questo mare fino a Cubagua, la quale chiamiamo l'isola delle Perle, nella costa di terra ferma ci sono quattrocento leghe, e per l'acqua dolce, prima che arrivassero alla salsa, ne navigarono piú di mille e settecento. E ancorché questo fiume abbia molte bocche, tutte si serrano in piú di quaranta leghe d'acqua dolce, e altrettante e piú dentro il mare si piglia acqua dolce: e per cinquanta leghe il fiume va sopra la marea, e alla detta bocca cresce in alto piú di cinque braccia, e tuttavia dolce.
      Quando questi Spagnuoli trovarono il mare fu alli 26 di agosto, sí che stettero nella navigazione di acqua dolce otto mesi, e usciti alla costa vennero a Cubagua, e quindi venne il capitan Francesco d'Oregliana, e con lui fino a 13 o 14 della sua compagnia, a questa nostra città di San Domenico dell'isola Spagnuola: col quale e con gli altri io ho avuto molta conversazione, informandomi di quello che ho detto e di quello che per la lunghezza sua e per mancamento di tempo non dico qui, e perché, come dico, Vostra Signoria reverendissima lo vedrà in questa istoria piú intieramente: la quale pare che per gli miei peccati si dilunghi di venire a luce, che, per cagione di questa guerra di Francia, io non posso al presente lasciar questa fortezza in servigio dell'imperatore mio signore.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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