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      Il lito marittimo è tutto coperto di minuta arena, e va ascendendo circa piedi quindeci, estendendosi in forma di piccioli colli, larghi circa a passi cinquanta; dappoi navigando si trovano alcuni rivi e bracci di mare che entrano per alcuna foce bagnando il lito dell'una e l'altra parte come corre la volta di quello. E piú oltra si mostra la terra larga, tanto eminente che eccede il lito arenoso, con molte belle campagne e pianure piene di grandissime selve, parte rare e parte dense, vestite di varie sorti d'arbori, di tanta vaghezza e dilettevole guardatura quanto esprimer sia possibile. E non creda V.M. che queste siano come la selva Ercina o l'aspre solitudini della Tartaria e spiaggie settentrionali, piene di salvatichi arbori, ma ornate e vestite di palmi, lauri e alti cipressi, e altre varietà d'arbori incogniti nella nostra Europa, i quali da lontano mandano soavissimi odori: la proprietà de' quali non potemmo conoscere per la causa di sopra narrata, non che a noi fosse difficile per le selve discorrere, imperoché non tanto è la densità di quelle che per tutto non siano penetrabili. Né pensiamo che, participando dell'Oriente per la circonferenzia, siano senza qualche drogheria o liquor aromatico e altre ricchezze d'oro, dimostrandone anco la terra il colore; ed è copiosa di molti animali, come cervi, daini, lepri, e similmente di laghi e stagni d'acqua viva, con vario numero d'uccelli, atti e commodi d'ogni dilettevole piacere di caccie. Sta questa terra in gradi 34, con l'aria salubre e pura, temperata di caldo e freddo: venti impetuosi non spirano in quelle regioni, e quelli che piú di continuo regnano sono maestro e ponente al tempo estivo, al principio del quale noi fummo; il ciel chiaro e sereno e con poca pioggia, e se qualche volta da' venti australi l'aria incorre in qualche nebbia e caliggine, in un istante non durando è disfatta, ritornando pura e chiara.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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