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      Di due specie d'uccelli, l'una chiamata godetz, l'altra margaulx, e come arrivarono a Carpont.
     
      Oltra di questo vi è un'altra specie d'uccelli, che volano per l'aria e sopra il mare, piú piccioli degli altri: e questi chiamano godetz, li quali si ragunano insieme in detta isola e mettonsi sotto l'ali delli piú grandi. Ve n'è anco un altra sorte, ma maggiori e bianchi, quali stanno appartati dagli altri in un canto dell'isola e son molto difficili a pigliare, imperoché morsicano come cani: e li chiamano margaulx. E ancor che detta isola sia discosta dalla terra grande quattordeci leghe, nondimeno gli orsi vi vengono nuotando per mangiare di detti uccelli, e li nostri ve ne trovarono uno grande quanto una vacca, bianco come un cigno, qual saltò in mare in presenzia loro. E il dí seguente di Pasqua di maggio, facendo il nostro viaggio verso terra, lo trovammo intorno a mezzo cammino, qual andava nuotando verso terra con tanta prestezza quanto noi con la vela: ma, avendolo scoperto, gli demmo la caccia con le barche e per forza lo pigliammo, la carne del quale era cosí buona da mangiare quanto se fosse stata carne di vitello di due anni. Il mercordí seguente, che fu alli ventisette del detto mese, arrivammo nell'entrar del golfo de' Castelli, ma per la contrarietà del tempo e la moltitudine de' ghiacci grandi che trovammo ne convenne entrar in un porto ch'era nel contorno di quella entrata, chiamata il Carpont, dove vi stemmo senza potere uscire fino alli nove di giugno, che d'indi ci partimmo per passare con l'aiuto di Dio piú oltre detto Carpont, qual è in gradi cinquantuno di latitudine.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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