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      Piú oltre a due leghe v'è un altro buon fiume piú grande, nel quale vi pescammo di molti salmoni, e lo chiamammo il fiume di San Giacomo. Essendo in questo fiume, vedemmo una nave grande ch'era dalla Rochella, la quale aveva trapassata la notte avanti il porto di Brest, dove pensavano d'andar a pescare: ma li marinari non sapevano dove fossero. Noi ci accostammo a loro con le barche, e la mettemmo in un altro porto, piú verso ponente una lega che detto fiume di San Giacomo, qual credo che sia un de' miglior porti del mondo, e fu chiamato il porto di Iacques Carthier. Se la terra fosse cosí buona come vi sono buoni porti sarebbe un gran bene, ma ella non si debbe chiamar terra nuova, anzi sassi e grebani salvatichi e proprii luoghi da fiere, percioché in tutta l'isola di tramontana io non viddi tanta terra che se ne potesse caricar un carro, e vi smontai in parecchi luoghi, e all'isola di Bianco Sabbione non v'è altro che musco e piccioli spini dispersi, secchi e morti: e in somma io penso che questa sia la terra che Iddio dette a Caino. Sonvi uomini d'assai bella vita e grandezza, ma indomiti e salvatichi. Portano i capelli in cima legati e stretti a guisa d'un pugno di fieno rivolto, mettendovi in mezzo un legnetto o altra cosa in vece di chiodo, e vi legano insieme certe penne d'uccelli. Vanno vestiti di pelli d'animali, sí gli uomini come le donne, quali pur vanno piú chiuse e piú strette ne' loro abiti e cinte per mezzo la persona che non fanno gli uomini; dipingonsi con certi colori rovani.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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