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      E andammo al capo con le nostre barche verso di tramontana, e trovammo il paese tanto basso che per spazio d'una lega da terra non v'era piú che un braccio d'acqua. Dalla banda verso greco di detto capo circa sette o otto leghe v'era un altro capo di terra, in mezzo de' quali v'è un golfo in forma di triangolo, quale ha grandissimo fondo: e quanto noi potevamo distender la vista di quello, il ci restava verso greco. Detto golfo è circondato di sabbioni e luoghi bassi per dieci leghe da terra non v'è piú di duo braccia di fondo. Dopo il detto capo fino alla riva dell'altro capo di terra vi sono leghe 15. Essendo noi nel traverso di detti capi, scoprimmo un'altra terra e capo che ne restava da tramontana un quarto di greco, per quanto potevamo vedere. Tutta la notte fu cattivo tempo con gran vento, sí che ne convenne metter la cappa della vela sino alla mattina seguente, 3 di luglio, che 'l vento venne da ponente e fummo portati verso tramontana, per aver notizia di detta terra, che ne restava dalla banda di tramontana e greco sopra le terre basse; fra le quali basse e alte terre v'era un gran golfo e apertura di 55 braccia di fondo in alcuni luoghi, e larga circa 15 leghe. Per la gran profondità e larghezza e mutazion di terre, venimmo in speranza di poter trovar il passaggio, com'è il passaggio de' Castelli. Detto golfo risguarda verso greco levante, ponente garbin. Il terreno ch'è dalla banda d'ostro di detto golfo è cosí buono e bello da lavorare, e pieno di belle campagne e pratarie, quanto noi abbiamo veduto, piano tutto come saria un lago; e quello ch'è verso di tramontana è tutto paese alto, con montagne alte, piene di boschi di legni altissimi e grossi di diverse sorti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Castelli