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      Ma, percioché non avevamo piú d'una sola barca, non vi volemmo andare, e navigammo verso l'altra banda che era nel mare. Essi, vedendone fuggire, misero all'ordine due delle lor barche piú grandi per venirci dietro, con le quali si misero insieme cinque altre di quelle che venivano dalla banda del mare, e tutti s'appressorono alla nostra barca ballando e facendo molti segni d'allegrezza e di voler la nostra amicizia, dicendo nella lor lingua: "Napeu tondamen assurtah", e altre parole che non intendevamo. Ma percioché, come abbiam detto, non avevamo se non una barca, non ci volemmo fidar ne' segni loro, e li facemmo segno che si ritirassero: il che non volsero fare, anzi venivano con sí gran furia verso di noi che subito ci circondarono la barca con le lor sette. E percioché per segni che li facevamo non volevano lontanarsi, li tirammo due passavolanti di sopra di loro: per il che spaventati, si misero a ritornare verso la detta ponta, facendo grandissimo rumore. E stati alquanto, di nuovo cominciarono a venir verso di noi come prima, dove, approssimatisi alla barca, li tirammo con due lanze per mezzo loro: la qual cosa li fece cosí gran spavento che cominciarono a fuggire con gran fretta, che piú non volsero seguitarci.
     
     
      Come li detti salvatichi venendo alla volta delle navi, e i nostri andando alla volta loro, scesero in terra l'una parte e l'altra, e detti salvatichi con grande allegrezza cominciarono a trafficar con li nostri.
     
      Il dí seguente, parte di detti salvatichi vennero con nove lor barche alla punta ed entrata della staria dove noi eravamo surti con le nostre navi, ed essendo avertiti della lor venuta andammo con le nostre barche alla punta dove essi erano; ma subito che ne viddero si misero in fuga, facendoci segni che erano venuti per trafficar con noi, mostrandoci delle pelli di poca valuta con le quali si vestono.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486