Pagina (1116/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Similmente noi li facemmo segni che non volevamo loro punto di male, e in segno di questo smontarono in terra due de' nostri per andar alla volta loro e portarli coltelli e altri ferramenti, con un cappello rosso per dar al lor capitano. Il che vedendo essi, discesero ancor loro in terra portando delle dette pelli, e cominciaron a trafficar con noi, mostrando una grande e maravigliosa allegrezza d'avere delli detti ferramenti e altre cose, ballando tuttavia e facendo molte cerimonie, come sarebbe a dir di gettarsi dell'acqua del mare sopra il lor capo con le mani: sí che ci dettero quanto avevano non ritenendosi cosa alcuna, di sorte che convennero ritornar tutti nudi, e ci fecero segno che 'l dí seguente ritornerebbero e porterebbono dell'altre pelli.
     
     
      Come, avendo li nostri mandati due uomini in terra con mercanzie, vennero da trecento salvatichi con grande allegrezza. Della qualità di quel paese e quello che produca, e del golfo chiamato il golfo del Calore.
     
      Giovedí otto del detto mese, perché il vento non era buono da uscir fuora con le navi, mettemmo all'ordine le nostre barche per andar a scoprir detto golfo, e corremmo quel giorno 25 leghe per di dentro. Il seguente giorno avendo buon tempo navigammo fino a mezzogiorno, nel qual tempo avemmo cognoscenza di gran parte del detto golfo, e come sopra le terre basse v'erano dell'altre terre con altre montagne; ma vedendo che non v'era passaggio alcuno, cominciammo a ritornarcene, facendo il nostro camino lungo detta costa, e navigando vedemmo de' salvatichi che stavano sopra la riva d'un lago che è sopra le terre basse, i quali facevano parecchi fuochi e fumi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Calore