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      Allora il capitano entrň nella barca di detto agouhanna e fece portar pane e vino, per far bere e mangiar detto signor con la sua compagnia, il che fu fatto, e loro rimasero molto contenti e sodisfatti: e per allora non li fu fatto presente alcuno, aspettando tempo e opportunitŕ. Dopo queste cose tolsero licenzia e si partirono l'un dall'altro, e detto signor si partí con le sue barche per ritirarsi al suo luogo, e il capitano fece apparecchiar le sue barche per passar oltre e andar al insú del detto fiume con flusso, per cercar luogo e porto sicuro da metter le navi. E andammo al contrario per detto fiume intorno di dieci leghe, costeggiando detta isola, e in capo di quella trovammo un gorgo d'acqua bello e ameno, nel qual luogo č un picciol fiume e porto, dove per il flusso č alta l'acqua intorno a tre braccia. Ne parve questo luogo commodo per metter le nostre navi, per il che quivi le mettemmo in sicuro, e lo chiamammo Santa Croce, percioché nel detto giorno v'eramo giunti. Presso di questo luogo č un villaggio del qual č signor detto Donnacona, il qual quivi fa la sua residenzia. Chiamasi questo luogo Stadacona, terra tanto buona quanto sia possibile di vedere, ed č molto fertile, piena di bellissimi arbori della sorte di quelli di Francia, come sarebbeno quercie, olmi, frassini, nogare, nassi, cedri, vigne, spini bianchi, i quali producono il frutto cosí grosso come susini damaschini, e di molte altre specie d'arbori, sotto de' quali vi nasce e cresce cosí bel canapo come quel di Francia: e nondimeno vi nasce senza semenza e senza opera umana né lavoro alcuno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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