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      Poscia Taignoagny disse al capitano che detto signore si doleva percioché egli voleva andar in Hochelaga, e che non voleva punto ch'esso che gli parlava andasse con lui, percioché il fiume non era d'importanza. Il capitano li rispose che con tutto questo non lascierebbe d'andarvi, se li fusse possibile, imperoché aveva comandamento dal re suo signor d'andar piú inanti che fosse possibile, e che s'egli, cioè Taignoagny, voleva andarvi, sí come aveva promesso, gli sarebbe fatta buonissima compagnia e un presente del quale rimarrebbe contento, e che 'l non arebbe da far altro che andar e venir da Hochelaga. Al che Taignoagny rispose che non voleva andarvi punto. E subito si ritirorono alle loro case.
      Il dí seguente, che fummo a' 17 di settembre, Donnacona e gli altri ritornorono come prima, portando seco molte anguille e altre sorti di pesci che si prendono in gran quantità in detto fiume, come diremo di sotto, e subito giunti presso le navi cominciorono a cantar e ballar secondo ch'erano soliti. Fatto questo, Donnacona fece metter tutte le sue genti da una banda, dipoi fece un cerchio sopra del sabbione, dentro del qual fece metter il capitano e tutta la sua gente, e allora incominciò una predica, tenendo in una delle sue mani una fanciulla d'età di dieci o dodeci anni, la quale presentò al nostro capitano: e subito tutto il popolo di detto signore si messe a far tre gridi e urli grandi, in segno d'allegrezza e colliganza. Poscia di nuovo li fece un presente di dua piccioli fanciulli di minor età, un dopo l'altro, per i quali fecero simil gridi e cerimonie, sí come disopra aveano fatto: de' quali presenti il nostro capitano ringraziò molto detto signore.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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