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      Allora Taignoagny disse al capitano che uno de' detti fanciulli era suo fratello e la fanciulla era figliuola della sorella del detto signore, e che gli erano fatti questi presenti da loro acciò ch'egli non andasse punto ad Hochelaga. A questo rispose il capitano che se gli avevan dati con questa intenzione e fine, che s'egli non voleva, che li ripigliassero, e che per cosa alcuna non voleva restar d'andarvi, percioché cosí gli era stato comandato. Ma sopra di queste parole Domagaia, compagno del detto Taignoagny, disse al capitano che detto signor gli aveva fatti questi presenti di fanciulli in segno d'amorevolezza e sicurtà, e che esso era contento d'andar con lui ad Hochelaga. Sopra il che vi furon di gran parole fra detti Taignoagny e Domagaia.
      Allora ci accorgemmo chiaramente che Taignoagny era un tristo, e che non pensava altro che male e tradimento, sí per questo atto come eziandio per altri, li quali avevamo veduto fare. Dopo questo il capitano fece metter detti fanciulli nelle navi, e fecesi portar due spade e duoi bacini di rame, uno piano e schietto, l'altro lavorato, da lavar le mani, e ne fece un presente al detto signor Donnacona, il quale molto se ne contentò e resene grazie al capitano. E subito comandò detto Donnacona a tutta la sua gente che cantassero e ballassero; poscia pregò il capitano che volesse far tirar un colpo d'artiglieria, percioché detti Taignoagny e Domagaia ne facevano gran conto e aveangli detto cose grandi, e anco perché né esso né gli altri mai piú ne avevano sentito né veduto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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