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      E navigammo con buon tempo sino alli 19 ottobre, che arrivammo in detta terra d'Hochelaga, distante dal luogo dove era restato il galione 45 leghe; nel qual luogo d'Hochelaga e nel cammino che facemmo trovammo molta gente di quel paese, che ne portavano de' pesci e altre vettovaglie, ballando e rallegrandosi grandemente della nostra venuta. Il capitano, per innescarli e tenerli in amicizia con noi, li dava per ricompensa coltelli, corone e altre cose minute, delle quali restavano molto sodisfatti. Ed essendo noi giunti presso d'Hochelaga, ne vennero incontro e presentoronsi avanti di noi piú di mille persone, sí uomini come donne e fanciulli, i quali ne fecero quella accoglienza e carezze e con tanta allegrezza che far potrebbe il padre al figliuolo, percioché gli uomini da una banda ballavano, le donne dall'altra, e similmente i fanciulli da un'altra; e doppo questo ne portorono gran quantità di pesci e del suo pane fatto di miglio grosso, gettandolo nelle barche, di sorte che pareva che cascassero dall'aria. Il che vedendo, il nostro capitano discese a terra con molti della sua compagnia. Subito ch'egli fu disceso in terra, tutti quanti si ragunarono in frotta intorno di lui e di tutti gli altri, facendone carezze grandissime, portando i lor piccioli fanciulli in braccio per farli toccare dal nostro capitano e dagli altri, facendo festa e allegrezza che durò piú di mezza ora. E vedendo il capitano la loro amorevolezza e grata accoglienza, fece seder all'ordine tutte quante le donne, e dette loro delle corone di stagno picciole e altre cose minute, e a parte degli uomini de' coltelli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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