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      Dipoi usciti fuora di detta terra, parecchi uomini e donne ci vennero a condurre e menar sopra la montagna qui dinanzi detta, la qual chiamammo monte Regal, distante da detto luogo poco manco d'un miglio, sopra la quale essendo noi vedemmo e avemmo notizia di piú di trenta leghe attorno di quella: e verso la parte di tramontana si vede una continuazione di montagne, le quali corrono levante e ponente, e altretante verso il mezzogiorno, fra le quali montagne è la terra piú bella che sia possibile a vedere, tutta continuata, piana e atta ad esser coltivata. E in mezzo di queste campagne vedemmo il fiume, molto piú oltre del luogo dove erano restate le nostre barche, nel qual v'era una caduta d'acqua la piú impetuosa che possi esser veduta: ed era tanto grande, larga e spaziosa quanto potevamo distendere la vista, e andava verso garbino, passando presso di tre belle montagne ritonde, le quali noi vedevamo, e facevamo giudicio che fossero discoste da noi intorno da 15 leghe. E ci dissero e mostrorono con segni gli uomini del paese che ci avevan guidati che v'erano tre altre cadute d'acqua simili in detto fiume, come quella appresso la quale erano rimase le nostre barche; ma perché non intendevamo la loro lingua, non potemmo saper quanta distanzia fosse tra l'una e l'altra caduta. Poscia ci mostrorono con segni che, passate dette tre cadute, si poteva navigar per detto fiume lo spazio di tre lune, e che lungo di dette montagne che sono verso tramontana v'è un fiume grande, il quale descende da ponente come il detto fiume: noi pensammo che quello sia il fiume che passa per il reame di Saguenay.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Regal Saguenay