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      L'altro compagno, essendo alquanto indisposto, volea fermarsi per quell'inverno in Ancola (l'inverno di quelle parti dell'India comincia a mezzo maggio e dura sina a parte del mese d'ottobre); ma, stando esso in Ancola, vi giunse un mercante da cavalli da Bezeneger in un palanchino, e vi giunsero anche duoi soldati portoghesi che venivano di Seilan e dui porta lettere cristiani nativi dell'India. Fecero tutti questi compagnia insieme per andare a Goa, ond'io mi deliberai d'andar con essi e, fattomi fare un palanchino assai povero di canne, misi ascosamente in una delle sue canne tutto il mio poco avere, ch'erano gioie, e secondo l'uso presi 8 fachini che mi portassero. E un giorno intorno alle 19 ore si mettessemo in viaggio e alli 22, nel passare una montagna che divide il territorio d'Ancola dal regno di Dialcan, essendo io dietro a tutti gli altri, fui assaltato da 8 ladroni, quattro dei quali avevano spada e rotella e gli altri quattro archi e frezze. Quando i fachini che mi portavano sentirono il rumor degli assassini, lasciando cascare il palanchino si misero subito in fuga, e io restai solo in terra involto nei drappi del palanchino. Mi furono subito i ladri adosso e mi spogliarono con suo commodo tutto nudo, e io per non abbandonare il palanchino mi finse esser amalato; e perché io avevo fatto sul palanchino un letticello delli miei drappi, li cercarono i ladri sottilmente e, avendovi trovato due borse ben ligate nelle quali aveva io posta la moneta di rame di quattro pagodi ch'in Ancola avevo cambiati, credettero essi che fossero tanti pagodi e non cercarono piú, ma, fatte abbracciate di tutti i drappi, nel bosco si cacciarono.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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