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      Mi fece questa cosa molto maravigliare, perché nell'andare a Satagan vidi questa villa con grandissimo popolo e infiniti bazarri e botteghe, e al ritorno, essendo restato degli ultimi, e con l'ultima nave, la qual di qui era partita e aviatasi inanzi, venivo giú in una barca col capitano della nave, e restai stupido quando vidi quel luogo campagna rasa e con solo i segnali dell'abbrucciate case. Li navilii piccioli vanno a Satagan e ivi carcano.
     
     
      Satagan
     
      Nel porto di Satagan si carcano ogn'anno trenta e trentacinque vascelli, tra nave e navilii, di risi, di panni di varie sorti di bombaso, lacca, grandissima quantità di zuccari, zenzari e mirabolani secchi e conditi, pevere longo, buttiro assai e oglio di zerzelin e molte altre mercanzie. La città di Satagan è onestamente bella per città di Mori, ed è molto abondante. Fu signoreggiata dal re Patane, ubbidisce ora al re Magol. Io stetti in questo regno quattro mesi, ove assai mercadanti per loro utile comprano una barca, over la pigliano a nolo, e con essa vanno per il fiume alle fiere, comprando con assai maggiore avantaggio, percioché tutti li giorni della settimana hanno fiere, ora in un luogo ora nell'altro; e però ancor io tolsi una barca, e andando su e giú per il fiume di notte, ho veduto molte stranie cose. Il paese di Bengala da un tempo in qua è quasi tutto in poter de' Mori, tuttavia vi è ancora grandissimo numero de' Gentili (per tutto ove dico Gentili intendasi idolatri, e ove dico Mori s'intenda macomettani), massime quelli infra terra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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