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      Dicono che fu questa invenzione d'una regina, per rimuovere gli uomini dal vizio contra natura, che molto vi s'usava, e incitarli con questa vista ad attendere alle donne; le quali anch'esse vanno scalze, con le braccia piene di cerchii d'oro carichi di gioie e le deta di preziosi annelli, con i capegli rivolti intorno alla testa, e molte di loro portano su le spalle un panno, che serve come per ferraruolo. E per compimento di quanto ho sin qui scritto, dico che quelle parti dell'India sono paesi molto buoni, percioché e facil cosa di mente fare assai; solo bisogna essere e farsi conoscere per uomini da bene, perché a tali non mancano maneggi da fare assai bene, ma chi è vizioso non vi vada altramente, perché sarà sempre povero e mendico.
     
     
      Io, don Bartolomeo Dionigi da Fano, da un memoriale del soprascritto messer Cesare ho cavato il presente viaggio e fedelmente in questa forma disteso, che, letto piú volte dall'istesso autore, come vero e fedele, ha voluto a commune delettazione e utile al mondo publicarlo.
     
     
     
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      Tre navigazioni fatte dagli Olandesi e Zelandesi al settentrione, Nella Norvegia, Moscovia e Tartaria verso il Catai e regno de' Sini, dove scopersero il mare di Veygatz, la Nuova Zembla e un paese nel 80° grado creduto la Groenlandia.
     
     
     
      Con una descrizione di tutti gli accidenti occorsi di giorno in giorno ai naviganti.
      Cap. I.
     
      Sí come a pena si può trovare o pensar cosa che piú sia di accrescimento al beneficio publico, specialmente in queste regioni, dell'arte del navigare, percioché quelli che hanno poter in mare non solamente possono a sé tirare i frutti della terra per sostentare la vita, ma ancora tutte le cose necessarie all'uso umano; imperoché con questo mezzo possono condurre dall'estremo del mondo tutte le cose che loro mancano, e all'incontro mandar colà quelle di che essi abondano, il che per questa commodità del navigare si può fare senza difficultà alcuna; e sí come anco la fabrica e apparecchio di esse navi va a poco a poco di giorno in giorno accrescendo, con maraviglia non solamente di coloro che hanno vedute le navigazioni e fornimenti di navi de' nostri avi, ma di quegli ancora che fanno paragone di quelle che sono fatte a sua memoria con quelle che si fanno al dí d'oggi; cosí ancora ogni giorno si va ritrovando di nuove navigazioni, le quali però non la prima né la seconda volta, ma dopo la terza solamente si conducono al desiderato fine, e allora finalmente se ne tragge il frutto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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