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      Dipoi, sendo distanti da terra mezzo miglio, voltammo il cammino verso quarto di levante greco fino a' 3 d'agosto, sendo il sole in garbino, per circa miglia 3, e lungo la riviera maritima circa miglia 5; e dipoi volgemmo il corso di nuovo per cagione che una linguella estesa circa un miglio e mezzo fuori del continente, sopra la quale Isbrando, vicecapitano o viceammiraglio, fece vela e vi si piantò grandemente, ma per la commodità del vento si sbrigò. Egli allora ci andava un poco avanti, ma sentito il suo grido e veduta la sua nave, che era in gran pericolo, subito voltammo il corso, però che spirava vento da greco levante e da siroco, e spezialmente greco levante e ostro, fino che 'l sole andò in ostro a' 4 d'agosto: e fu fatto vela circa cinque miglia lontano da terra, e secondo la congiettura per sei miglia.
      Allora fu tolta l'altezza del sole a gradi 71 e un quarto, e fu una grandissima tranquillità fino a mezzanotte. Poi facendo vento dall'ostro, andammo verso 4° di levante greco fino a' 5 d'agosto, sendo il sole in siroco e 'l promontorio Settentrionale per due miglia opposto a noi da levante; e sendo il sole in maestro, ci erano opposti verso ostro per quattro miglia gli scogli chiamati communemente "la madre con le figliuole", e fu fatto vela allora per 14 miglia. Sendo poi andati piú oltre verso greco levante fino alli 6 d'agosto, fino che il sole fu in 4° di maestro tramontana, si ricongionse con noi la nave d'Isbrando viceammiraglio e per molto tempo insieme impedendosi facemmo vela per circa dieci miglia, poi calammo le vele fin che 'l sole fu in maestro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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