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      Circa la mezanotte vedemmo una nave di Russia, che faceva vela dall'angolo delle Imagini verso la region de' Samiuti.
      A' 13 di settembre levossi una fortuna, intorno al sole in ostro, da ponente garbino scuro e umido con un gran carico di neve; la qual fortuna giva tanto crescendo che da quella eravamo spinti e portati.
      A' 14 detto cominciò la fortuna a bonazzare e 'l vento voltarsi da maestro, scorrendo pur il flusso dal mare di Tartaria con grand'impeto, e fessi il cielo sereno fino a vespro, spirando allora greco. L'istesso giorno andarono li nostri all'altra banda d'Weygats al continente ad investigar la profondità dell'alveo, e penetrarono del tutto nell'arco dietro la linguella dell'isola, dove trovarono una casetta di legname e un gran torrente d'acque. L'istesso giorno di mattina salpamo il ferro, e inarborando facevamo pensier di nuovo dover seguitar la nostra navigazione; ma sendo l'ammiraglio d'altro parere, ci fermammo quivi fino alli 15. L'istesso giorno di mattina cominciò di nuovo a scorrer il ghiaccio verso il lido orientale d'Weygats, di modo che fummo sforzati levar le ancore di subito e l'istesso giorno partirsi dal lato occidentale d'Weygats e con tutta l'armata voltar verso casa; sí che quel giorno stesso passammo l'isole Manfle e Delgoi, e tutta la notte navigammo verso maestro ponente per 12 miglia, fino al sabbato di mattina. La notte si voltò il vento da siroco e navigò.
      17 settembre, dall'aurora fino a notte si fe' vela verso maestro tramontana per 18 miglia, in 42 braccia di fondo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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