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      Cap. III.
     
      13 giugno partimmo dall'isola, e andavamo verso settentrione piegando alquanto all'oriente, facendo vento da ponente e garbino, con prospero viaggio, sí che, sendo il sole in settentrione, avevamo fatto a nostro giudicio dall'isola verso settentrione 16 miglia.
      14 detto, intorno al sole in tramontana fu calato lo scandaglio per 113 braccia, né fu trovato fondo, e fu fatto vela piú inanzi fino alli 15 sendo il sole in ostro, con aere nubiloso e brina, verso tramontana e 4° tramontana greco. Intorno alla sera fatto l'aere alquanto piú chiaro, vedemmo non so che di grande che andava ondeggiando per mare: a principio giudicavamo che fusse una nave, ma fatti piú presso s'accorgemmo che era una gran balena, sopra la quale vi erano delle foliche in gran numero, e d'odor molto fetente. Allora avevamo fatto altri venti miglia.
      16 detto, facendo vela con tal progresso verso 4° tramontana greco, con aere nubiloso, sentivamo il ghiaccio prima che lo vedessimo. Finalmente rischiarandosi l'aere lo vedemo e da quello si scostammo, avendo, secondo il nostro giudicio, navigato per 30 miglia.
      17 e 18 di giugno di nuovo vedemmo una gran quantità di ghiaccio, lungo 'l quale fu fatto vela fino ad una punta di esso ghiaccio, la quale non potemmo passare, perché il vento da siroco ci era all'incontro e la punta del ghiaccio ci era opposta verso ostro. Navigammo un pezzo volteggiando, ma indarno.
      19 detto di nuovo vedemmo terra. Allora, tolta l'altezza del sole, la trovammo sopra l'orizonte gradi 56 e minuti 45; la declinazione era di gradi 23 e minuti 26, li quali aggiunti alla altezza trovata fanno l'altezza del polo gradi 80, minuti 11. Questa terra era molto ampia, lungo la quale facemmo vela fino a gradi 79 e mezo, ove trovammo un commodo ricetto da navi; né potevamo accostarsi a terra, percioché spirava dritto da terra greco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486