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      L'altezza del polo era 76 gradi e minuti 20.
      20 dell'istesso di sotto dall'isola gettammo l'ancore, percioché per rispetto del ghiaccio non potemmo gir piú oltre. Perciò, tratto fuori il copano, si vogammo otto di noi a terra e andammo verso una di quelle croci, appresso la quale si riposammo alquanto; e mentre poi andavamo all'altra, nel viaggio scoprimmo due orsi appresso l'altra croce, ed eravamo del tutto disarmati. Gli orsi s'inalzarono appoggiandosi alla croce per poterci meglio vedere, percioché hanno migliore odorato che vista, e perciò come ci ebbero sentiti a naso si levarono, e poi vennero alla nostra volta. Laonde fummo presi da non leggier spavento, e di nuovo ritornammo al nostro battello, voltandoci spesso indietro a vedere se ci seguitavano, e ci apparecchiavamo a fuggire se 'l patrone non ci avesse ritenuti gridando: "Il primo che si mette a fuggire, io con questo langhiero (il qual aveva in mano) lo passo, perché è meglio star insieme uniti e far prova se col nostro grido potiamo far loro paura". Per tanto se ne tornammo pian piano al copano e in quello ci salvammo, con somma allegrezza d'aver fuggito cosí gran pericolo e poterlo altrui narrare.
      21 di luglio, misurata l'altezza del sole, fu trovata sopra l'orizonte gradi 35, minuti 15; la declinazione era gradi 21. Questi detratti dall'altezza trovata, rimangono gradi 14, li quali detratti da 90 fanno l'altezza del polo gradi 76, minuti quindeci: e trovossi che l'ago della bussola errava di gradi ventisei intieri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486