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      8 del detto spirava greco levante gagliardo, a noi del tutto contrario e discommodo per batter in pezzi il ghiaccio, onde ognora piú eravamo stretti: il che ci era di gran travaglio.
      9 dell'istesso fece vento da greco spargendo una neve minuta, il che cagionò che la nostra nave fusse del tutto stretta dal ghiaccio, percioché il vento spingeva con grand'impeto il ghiaccio nella nave, sí che per tre o quattro piedi eravamo calcati e il legno da poppa qualche volta creppava, e di piú la nave dalla parte dinanzi cominciava un poco ad aprirsi, ma non però con gran pericolo. La notte vennero presso la nave due orsi, ma dal suonar delle trombe e dallo strepito degli archibugi che si scaricarono, benché non li toccassero per esser scuro, impauriti fuggirono.
      10 di settembre, benché facesse l'istesso vento, non fu però cosí grande e fu un poco piú piacevol ora.
      11 dell'istesso fu bonazza, e noi andati otto in terra ben forniti d'arme, a vedere se era vero quello che ci avevano riferito quei tre, cioè che vi fossero legna appresso un fiume, perciò che, poi che tante volte e tanto tempo eravamo andati vagando, ora intricandosi nel ghiaccio e ora districandosi e tante volte mutando camino, e adesso poi vedendo non potersi cavar fuori del ghiaccio, ma convenir star fissi in quello, e già soprastarci l'autunno e la invernata, la necessità istessa ci sforzava a procurare con la opportunità del tempo di provedersi per passar quivi il verno, aspettando quella riuscita che piacesse a Dio di concederci.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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