Pagina (1376/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      23 detto, essendo buon aere, offerendosi la occasione che si vedevano assai piú volpi che prima, si valemmo di quella, perciò facemmo di certe tavole grosse alcune trappolle, sopra le quali vi ponemmo delle pietre, e intorno le circondammo di pali cacciati ben a fondo, perché non potessero di sotto far de' cuniculi: e a questo modo ne prendemmo alquante.
     
     
      Delle trappolle fatte per pigliar le volpi.
      Cap. XI.
     
      24 detto, sendo un aere crudo, di nuovo ci apparecchiamo il bagno, percioché alcuni erano risentiti: perciò noi quattro entrammo nel bagno, e usciti il chirurgo ci diede una purgazione, la qual ci fece assai beneficio. E quel giorno prendemmo quattro volpi.
      25 sereno, e prendemmo due volpi con le trappolle.
      26 fu crudel aere e vento con fortuna e neve grandissima; sí che di nuovo ci convenne serrare in casa, dove fumo dalla neve sepolti, sí che non potevano uscire pur ad orinare né far altri bisogni, che ci convenne far in casa.
      27 novembre fu sereno, perciò facemmo piú trappolle per pigliar delle volpi, perché bisognava valersi dell'oportunità, perché ci era utile per il mangiare: e non avendo vettovaglia a bastanza, pareva che Dio ce le mandasse.
      28 di nuovo fu aere crudo con gran fortuna e neve, sí che di nuovo fummo serrati in casa, né potevamo uscire, perché tutte le porte erano assediate dalla neve.
      29 fu dí sereno e 'l ciel chiaro, perciò spingemmo via la neve co' pali e facemmosi strada da uscire. Usciti trovammo tutte le trappolle e lacci sepolti nella neve, quali fatti mondi di nuovo li tendemmo a pigliar delle volpi, e quel giorno ne prendemmo una, la quale non solo fu a proposito per mangiare, ma della sua pelle e delle altre cose ci facemmo de' capelli e ci stringemmo bene il capo per preservarsi dall'aspro freddo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Dio