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      13 detto fu sereno e tranquillo aere, spirando ponente, e potemmo vedere che la luce del giorno si accresceva alquanto, sí che uscendo potevamo giocare alla palla, della quale avanti non potevamo vedere né 'l corso né il voltarsi.
      14 dell'istesso fu aere quieto, ma torbido; nel qual giorno prendemmo due volpi.
      15 detto fu sereno, e sei di noi andamo alla nave, ove trovammo che quella veste da marinari fatta a guisa di sacco con due fori per cacciar fuori le braccia, la qual l'ultima volta che eravamo stati là avevamo posta in un buco per tirarlo per prender delle volpi, era stata di là cavata e portata lontana e squarciata dagli orsi, sí come dalle vestigia comprendemmo.
      16, spirando tramontana, di nuovo avemmo sereno, sí che qualche volta uscimo e caminammo alquanto per far un poco di esercizio col camino, col corso e col tirar di pietre, per non ci addormentar le membra. E sul mezogiorno osservammo un certo rossore nell'aere, come precursore del vegnente sole.
      17 genaro, spirando tramontana, essendo il ciel sereno piú e piú scoprivamo che 'l sole a noi si avicinava, e tra 'l giorno sentivamo qualche poco piú di caldo che quando stavamo presso al fuoco, sí che qualche volta cadevano pezzi grandi di ghiaccio giú da' pareti e da' nostri tetti stillava giú l'umore, il che avanti non era occorso per gran fuoco che facessimo; ma la notte di nuovo ogni cosa si gelava.
      18 detto fu anco sereno, e le legna cominciavano a scemare, sí che tornammo ad accender del carbone e aprir il camino, perché non fusse pericolo di soffocarsi; nientedimeno stimammo esser meglio conservare il carbone ed isparmiar anco un poco piú le legna, percioché i carboni per l'avenire, quando nella nave tornassimo a casa al discoperto ci sarebbono bisognati e stati migliori.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486