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      Pur furono risanati, del che rendemmo grazie a Dio, perché, se per questo male quei tre uomini ci mancavano, forse non potevamo quindi partire, percioché per il poco numero non saremmo stati atti a tollerar le fatiche.
     
      Giugno 1597.
     
      Primo di giugno, benché fusse bel tempo, perché però la maggior parte de' nostri marinari era ammalata per il mangiar del fegato dell'orso, come si è detto, quel giorno non poterono far nulla intorno al riparar dello schiffo; ed essendo ancora la pignatta al fuogo dove era il fegato, il nocchiero la gettò fuor della casa. Dipoi quattro de' nostri piú gagliardi andarono alla nave a vedere se vi era piú cosa alcuna che ci facesse bisogno al viaggio, e trovarono un vascello pieno di pesci chiamati geep, simili quasi alle anguille, i quali furono distribuiti fra li marinari, sí che ne ebbe ogniuno due, e ci seppero molto buoni.
      2 giugno, la mattina fu sereno spirando maestro, e sei di noi andammo verso il mare a vedere per qual strada potessimo trasportar all'acqua le barche, percioché il ghiaccio era per tutto tanto alto e cacciato l'un sopra l'altro, che ci pareva impossibile di poter menar per esso la barca; nientedimeno giudicammo che fusse piú breve e piú commoda strada al dritto dalla nave all'acqua aperta, benché fusse tutta inequale e montuosa e che con gran fatica bisognava appianarla: ma per la brevità ci parve piú commoda.
      3 del detto, spirando ponente fu sol chiaro; ed eravamo alquanto ricuperati dal male e fatti piú gagliardi, sí che diligentemente attendevamo a riparar lo schiffo, onde il sesto giorno dopo fu fornito.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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