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      11 di luglio la mattina, sendo fermati sul ghiaccio, circa all'ora che il sole era in greco, un grande e grasso orso uscito dell'acqua a noi correva, e noi con tre moschettoni ver lui drizzati l'aspettammo; e come ci fu lontano 30 passi, sparati li schioppi insieme, cadé morto, colandogli il suo grasso fuori per le ferite e nuotando sopra l'acqua come oglio. L'orso adunque cosí ondeggiante, montati sopra un pezzo di ghiaccio scorrente, seguitando gli gettammo un laccio al collo e lo tirammo sul ghiaccio, e trattili fuori i denti misurammo la sua grossezza, la qual fu piedi 8. Spirava poi ponente ed era aere oscuro, e circa mezogiorno cominciň a rischiararsi, e tre de' nostri marinari andarono all'isola a noi opposta; alla quale pervenuti viddero l'isola della Croce verso ponente a loro opposta, e, fatto tra loro consiglio, andarono a vedere se alcuno di Russia quella state era stato lŕ lungo il ghiaccio fermo che era tra l'una e l'altra. Lŕ giunti non poterono accorgersi che fusse stato alcuno dopo noi, ma trovarono in essa circa 70 ova di barnicle, quali non sapevano come portarle. Finalmente uno di loro tratte fuori le bracche e legatele insieme da basso, vi posero dentro l'ova, e quelle poi due portarono a mezza una asta pendenti e il terzo uno schioppo, e cosí tornarono, poi che furono stati 12 ore fuori, sí che non potevamo imaginarsi che cosa fusse lor occorso. Ci raccontavano poi che erano caminati per acqua fino al ginocchio e per il ghiaccio tra l'una isola e l'altra, e che tra l'andare e ritornare avevano fatto quasi sei miglia, onde ci maravigliavamo che avessero avuto ardire di far tanto, sendo tutti debili.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Croce Russia