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      Delle ova portate avemmo un buon banchetto, sí che tra i nostri affanni e dolori facevamo talora qualche allegrezza. In quel tempo dividemmo tra noi quel poco di vino che ci era rimaso, sí che ad ogniuno ne toccò intorno un conzo e mezo.
      12 luglio, la mattina circa il levar del sole, cominciò levante e poi greco levante a soffiare e a farsi l'aere nubiloso. Verso sera poi li nostri andarono a cercare delle gioie, e ne trovarono alquante, ma non troppo fine, e nel ritorno ognuno portò un fascio di legna.
      13, sendo sereno, 7 di noi andammo verso il continente di nuovo a cercar gioie, delle quali ne trovammo alquante.
      14 detto fu similmente sereno, spirando soavemente ostro, sí che il ghiaccio cominciava a partirsi dal ciglio della terra, onde speravamo che 'l mare s'avesse ad aprire; ma perché il vento di nuovo si volse da ponente, il ghiaccio si fermò. Circa all'ora che il sole era in garbino, tre de' nostri andarono nella isola vicina dirimpetto a noi, nella quale ammazzarono un'anitra salvatica con lo schioppo: e tornati la dietro in comune, percioché tutte le nostre cose erano communi.
      15 detto, sendo aere nubiloso e spirando la mattina siroco, verso il tramontar del sole cominciò a piovere, mutato il vento in ponente e ponente in garbin.
      16 venne a noi un orso dal continente, il quale lasciando venir vicino perché, sendo bianco come la neve, al principio non potevamo comprendere se fusse orso, ma dal moto lo conoscemmo, vicino fatto, scaricato lo schioppo lo toccammo, ma subito fuggí. La mattina spirò ponente e poi greco levante e turbò l'aere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486