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      Noi, non sapendo verso dove facessero vela, vedemmo che facevano vela verso Weygats, onde ancor noi fatto vela li seguimo; ma, mentre che essi ci andavano inanti e noi li seguitavamo lungo il lito, si levò una nebbia che ci tolse la vista loro, né sapemmo dove andassero, o verso il continente in qualche seno ritirandosi, overo fussero andati piú oltre. Nientedimeno noi seguitammo il corso verso ostro siroco, con vento da maestro, e anco verso siroco tra due isole, fin che di nuovo fummo assediati dal ghiaccio, né vi vedemmo esito alcuno, per il che giudicavamo esser circa Weygats e che il vento da maestro avesse cacciato in quel seno il ghiaccio. In questo modo assediati dal ghiaccio, né apparendo alcun passo, con gran difficultà e fatica ritornammo fino alle dette due isole; alle quali giunti circa il sole in greco, fermamo le nostre barche ad una isola, percioché il vento ognora piú si faceva maggiore.
      30 luglio, sendo noi a quell'isola cosí fermati e spirando similmente maestro gagliardo, e cadendo una gran pioggia e sendo tutto l'aere perturbato, avendo tese le vele sopra le barche, né anco sotto quelle potevamo esser sicuri di non bagnarsi: il che a noi era insolito, percioché per molto tempo non avevamo avuto pioggia, nientedimeno ci bisognò stare tutto quel giorno.
      31 detto la mattina, sendo il sole circa greco, andammo a remi da quell'isola all'altra, nella quale erano due croci, per la qual cosa giudicammo che qui fussero stati degli uomini per cagione di mercanzia, come gli altri Russiani di sopra, ma non vi trovammo nessuno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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