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      L'infermità, la fame e 'l non veder strada alcuna di poter uscire ci affliggeva e consumava del tutto: se la compassione avesse potuto apportar rimedio alcuno alle cose nostre, senza dubbio sarebbono state in miglior stato.
      8 detto non era ancor fatto niente miglior tempo, ma il vento era ancora contrario, ed eravamo assai l'uno dall'altro discosti, cercando ognuno miglior luogo che potesse; ma spezialmente nella nostra barca era maggior miseria, percioché alquanti n'erano molto affamati, che non potevano sopportar piú avanti e quasi disperati bramavano la morte.
      9 detto, stando il tempo nell'istesso essere e il vento del tutto contrario, fummo sforzati quivi fermarsi, percioché non si vedeva esito alcuno, e l'increscimento si faceva sempre maggiore. Finalmente due andarono dalla barca al luogo dov'era il nocchiero, il che vedendo gli altri, ne andarono due ancora nel continente, quasi per un miglio lontano, e viddero un rivo fuori del quale usciva l'acqua, onde stimarono che fusse quel fiume nel quale i Russiani erano entrati tra Candinas e il continente di Russia. Ritornando trovarono una foca di mare morta e fetente, e la tirarono fino alla barca, pensando d'aver trovato una buona selvaticina per mangiare, per la gran fame che li premeva; ma noi gli dissuademmo, dicendo loro che mangiandone senza dubbio sarebbero incorsi in pericolo di morte, e che piú tosto si astenessero, percioché era ancor vivo quel Dio che tante volte fuori d'ogni speranza ci aveva soccorso, e perciò sperassero che non ci avrebbe in tutto scordati, ma oltre ogni nostro pensiero aiutati.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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