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      A questo modo seguitando il viaggio, vedemmo il sole, secondo la nostra bussoletta commune, tramontar in quarto tramontana maestro.
      13 d'agosto, di nuovo trovammo vento contrario da maestro, avendo noi a gire verso 4° ponente maestro, perciò bisognò di nuovo andar verso il continente. Quivi fermatici, due de' nostri marinari andarono nel continente ad esaminar il suo sito, se la punta di Candinas quivi per sorte si stendesse in mare, percioché ci stimavamo a quella vicini. Quelli ritornando ci riferirono di aver veduta nel continente una casa, ma vuota, né aver potuto comprender altro, se non che quella era la punta di Candinas che noi avevamo veduta. Onde ripreso animo, ritornati nelli battelli, andammo cosí lungo il lito a remi, e la speranza ci faceva ancora maggior animo, sí che facevamo assai piú che non avremmo fatto, percioché indi pendeva la conservazione della nostra vita. Navigando adunque cosí lungo il continente, vedemmo di nuovo una nave russiana che era là sul lido rotta, passata la quale poco dopo vedemmo una casa nel lito, alla quale sendo andati alquanti de' nostri non trovarono alcuno, ma solo una tegghie, e ritornando alli battelli portarono dell'erba delle lumache. Navigando poi dietro la punta trovammo ancora buon vento da levante, sí che facendo vela andammo piú oltre. Dopo mezzogiorno, sendo il sole circa maestro, osservammo che quella punta che avevamo veduta si voltava all'ostro, perciò tenivamo per certo che quello era l'angolo o punta di Candinas, dal qual facendo vela pensavamo di passar la porta del mar Bianco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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