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      15 detto, vedemmo levar il sole in greco levante, sí che pareva che la nostra bussoletta declinasse alquanto, e sendo il sole circa levante si fece quieto l'aere, perciò bisognò tirar a basso le vele e dar di mano a' remi; ma non durò molto la tranquillità, che, levato vento da siroco, facendo di nuovo vela drizzammo il corso verso 4° garbin ponente. Portati cosí adunque da vento prospero, circa il mezzogiorno ci apparve il continente, giudicando già esser giunti al lato occidentale del mar Bianco, passato Candinas; e venendo incontro il lito vedemmo sei navi di Russia, alle quali appressandoci gli chiamammo, dimandando loro quanto fussimo lontani da Childvin. E ben che non ci intendemmo troppo bene, pur ci mostrarono cosí che noi eravamo ancora lontani, come quelli che eravamo al lito orientale di Candinas: allargando una mano dall'altra, ci volevano dar ad intendere che bisognava prima che passassimo il mar Bianco, e che 'l nostro battello era troppo picciolo, che ci mettevamo a gran pericolo se volevamo con tali barchette per quello navigare, e che Candinas era ancora da noi lontano verso maestro. Tra tanto dimandammo loro del pane e ce ne diedero uno, il quale mangiandolo cosí asciutto vogando lo consumammo; ma non potevamo credere di esser ancora in quel luogo che essi giudicavano, perché tenevamo per certo d'aver passato il mar Bianco. Ma partiti da loro andammo co' remi lungo l'orlo della terra, spirando tramontana; ma sendo il sole circa maestro, avendo trovato un siroco prospero, facemmo vela cosí lungo la riviera del continente, e vedemmo alla man destra una gran nave russiana, la qual giudicammo che fusse venuta dal mar Bianco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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