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      Perciò il nocchiero, prima che si partisse, comprò da' Russiani tre sacchi di farina, cinque quarti di carne di porco, un vaso di terra pieno di butiro di Russia e un bariletto di mele, per vettovaglia per noi. E sendo cessata la crescenza del mare, facendo vela col calar dell'acqua, uscimmo per l'istesso esito per il quale venne a noi la loro picciola barchetta, ed entrati in mare con vento prospero da siroco navigamo verso maestro tramontana, e osservammo quella punta che si stendeva in fuori, che pensavamo che fusse Candinas; ma, seguitando il camino, vedemmo che il continente si voltava verso maestro. Verso sera, sendo il sole in maestro, vedendo che co' remi facevamo poco viaggio e che 'l flusso del mare era alquanto cessato, ci fermammo quivi, e cuocemmo una polenta di farina in acqua, alla quale aggiunto un poco di lardo e di mele, ci parve molto saporita; ma eravamo molto sopra pensiero de' nostri compagni, non sapendo dove fussero.
      17, stando in ancora, nel far dell'aurora vedemmo una nave russiana che usciva del mar Bianco, la qual veduta, andammo a remi verso quella per pigliar qualche informazione. E vedendoci quei che erano in quella andar verso loro, subito da loro stessi ci offersero del pane, e ci diedero ad intendere come potevano d'aver parlato co' nostri compagni, e che erano sette uomini in uno schiffo: e perché noi con difficultà potevamo ciò intendere o credere, ce lo fecero sapere con piú chiari indicii, cioè inalzando sette deta e mostrando il nostro battello, volendo dire che era una barca di quella sorte cosí scoperta, e che avevano loro venduto del pane, della carne, del pesce e altro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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