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      L'amico Padre Vicario gli prometteva d'interporre la sua mediazione per la spedizione della di lui causa, e glie ne dava vicine le speranze, ma per lo spazio di tre mesi non se ne vidde effetto veruno, solo che entrato un giorno il detto Padre Vicario nella prigione del Crudeli, disse al medesimo, che gli era riuscito d'indurre l'Inquisitore a degnarsi di ricevere da lui un biglietto, onde gli averebbe portato tutto il bisognevole per poterlo scrivere, e che in esso averebbe potuto chiedere la tanto bramata grazia di essere esaminato; questa promessa gli fu più volte dal Padre Vicario replicata, ma non mai attesa, se non che dopo molto tempo gli disse, che gli aveva impetrato un abboccamento con Sua Paternità Reverendissima, onde in tal congiuntura potesse chiedergli da se stesso quel tanto, che avesse giudicato essergli vantaggioso; in fatti fu condotto il carcerato nella Cappella del S. Ufizio, luogo del quale si serve il Tribunale per esaminare, dove invece d'abboccarsi strajudicialmente col Padre Reverendissimo, come gli era stato falsamente promesso, fu formalmente esaminato sopra la Società de' Liberi Muratori, e gli furono fatte quarantatrè interrogazioni, nessuna delle quali fu scritta, quantunque egli chiedesse colla maggiore efficacia, che tutto fosse registrato dal Cancelliere secondo i principj di ogni Canonica e Civil ragione, e secondo la consuetudine del S. Ufizio, e di tutti i Tribunali, ne' quali non il capriccio, ma l'ordine della giustizia s'abbia in veduta, adducendo egli inutilmente i Canoni, le Bolle de' Santi Pontefici, e le leggi, che ciò prescrivono, al che non altro gli fu risposto dal Padre Inquisitore, se non che tutto era fatto per suo vantaggio, poichè era molto più per giovargli una confessione spontanea che un'esposizione del fatto ricavata da lui per via di un esame formale, ed in fatti alla testa di tutto questo esame fu posto il titolo di spontanea confessione; con questo nuovo irregolar metodo di procedere venne trasformato il costituto fatto al Crudeli in un'Istoria supposta fatta da lui, la lettura della quale fa per altro in moltissimi luoghi vedere, che ella non è altro, che una catena di risposte date alle diverse domande del Processante.


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Fatti attinenti all'Inquisizione e sua istoria generale e particolare di Toscana
di Modesto Rastrelli
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