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      Mi basti citare le grandi metropoli americane, che paiono nate per effetto di magìa, e le combinazioni sapienti per cui la Russia, con romana violenza, mescola le popolazioni del Caucaso per guisa che la divisione loro, quasi infitesimale, le assicuri facile impero. Così si dica delle opere colossali suggerite da ragioni di difesa: la grande muraglia della Cina, quella che i Romani costruirono in Inghilterra, le strade militari, i campi trincerati e via dicendo, ed anche delle distruzioni che la guerra talvolta determina, e possono persino trasformare l’aspetto di un paese. Se il Barbarossa seminò indarno il sale leggendario sulle rovine di Milano, se l’Olanda seppe ricacciare nell’Oceano le acque cui aveva aperte le dighe per difendere il paese allagandolo, l’archeologo appena sa dire dove sorgevano Sibari, Cartagine, Corinto e cento altre metropoli superbe, e il viaggiatore perduto nelle deserte pianure della Mesopotamia non può immaginare come ivi sorgessero le più grandi monarchie dell’Asia. Di molti aspetti della terra, di molte agglomerazioni umane la geografia non saprebbe darci ragione, senza questi sussidi della storia e della politica, senza conoscere l’azione che gli uomini, cresciuti a potenza di giuridiche consociazioni, esercitarono sulla natura.
      Come a questa azione storica e politica, così la geografia piglia interesse allo sviluppo economico commerciale. La ricchezza pubblica, cioè l’assieme dei beni acquisiti da un paese o da una nazione, ha un incontestabile influsso predominante sulle grandi metamorfosi, che noi vediamo svolgersi tutti i giorni alla superficie del globo, come sui mutamenti che più ci colpiscono nelle condizioni della società. Sull’economia nazionale, da cui la ricchezza deriva, può, non se ne dubita, l’azione del governo; ma molto più possono i bisogni degli individui, il genio e l’educazione dei popoli, il lavoro e la sua intelligente divisione, la produzione, l’industria e lo sviluppo del commercio, che cresce valore ai prodotti.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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