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      A nord del piccolo mare interno, s’innalzano altre sommità che sembrano aver fatto parte dello stesso sistema montano, e di cui la principale è il Rigi, il belvedere più celebre e più frequentato della terra. Grazie al suo completo isolamento, ai laghi ed alle pianure che ne limitano la base, all’emiclo di cime nevose che lo circondano ad est e a sud, il Rigi è realmente un mirabile osservatorio naturale, e a diecine di migliaia vi si recano ogni anno i viaggiatori per contemplare, al levar del sole, l’anfiteatro dei grandi gruppi e delle catene secondarie. Tutta una rete di strade ferrate, di una costruzione speciale, è stata tracciata sulle balze, e permette anche agli invalidi di godere i più bei punti di vista; nell’estate, la cima di questa montagna è animata più di molte città, ed i fili telegrafici, tirati fra gli alberghi e le città del basso, tengono aperta la comunicazione fra i viaggiatori e gli abitanti del piano.(12) Il Rigi è la prima cima dell’Europa, non della terra, che gl’ingegneri abbiano soggiogato con una strada ferrata a forte pendenza; ma, nell’intervallo di alcuni anni, parecchie altre cime sono state allacciate, nello stesso modo, alla rete della circolazione in pianura. Presto o tardi, tutte le altezze, alle quali si portano in folla gli ascensionisti, saranno messe così in facile comunicazione con le città della loro base. Il Pilato, l’antico Fraot-Mont,(13) le cui due piramidi acute si profilano nel cielo a sud di Lucerna, sarà senza dubbio nel numero delle montagne che la locomotiva salirà prossimamente.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume 1 - Introduzione generale - L'Europa centrale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1884 pagine 1407

   





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